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Innòva, un festival dell’Innovazione per una nuova Europa

Sabato 12 novembre, si è svolta al Tecnopolo di Reggio Emilia l’edizione 2016 di Innòva, il festival dell’Innovazione ideato e organizzato da La Fondazione Ora, a cui Europae ha partecipato per il secondo anno come media partner. Nel corso dell’iniziativa, Europae ha realizzato diverse interviste ai partecipanti. Nella prima, qui di seguito, abbiamo ai nostri microfoni due degli organizzatori di punta dell’evento, Alessio Ciro Pecoraro e Benedetta Scagnelli.

1) Cominciamo da una considerazione di carattere generale. Nell’epoca di internet, caratterizzata dal disimpegno della gran parte dei giovani dal dibattito pubblico su temi politici, economici e sociali, come ha fatto l’edizione 2016 di Innova ad attrarre così tanti ventenni e trentenni?

Alessio Pecoraro: Quella dei giovani che non si impegnano o non si informano è una leggenda. Piuttosto ci sono iniziative e modalità che non riescono ad intercettare il loro interesse. Per Innòva ci sforziamo ogni anno di studiare un format veloce ed accattivante capace di stimolare la curiosità dei ragazzi, un’iniziativa dove nessuno ti chiede da dove vieni ma solo dove vuoi andare, molto social sia perché usiamo molto i social network, ma anche perché vogliamo favorire l’incontro tra persone e la collaborazione creativa.

Benedetta Scagnelli: Abbiamo cercato di coinvolgere i giovani, nostri coetanei in modo attivo. Giovani che si impegnano per i giovani, questo è stato l’obiettivo che ci siamo dati e dal mio punto di vista, oltre gli argomenti interessanti, il fatto che l’iniziativa fosse creata da ragazzi, impegnati, svegli, curiosi ha fatto sì che tanti ne fossero attirati e partecipassero in modo numeroso.

2) A giugno la Brexit, a novembre Trump Presidente americano e fra pochi giorni potremmo trovarci Hofer all’Hofburg di Vienna e l’Italia in una nuova crisi politica a seguito del Referendum. Sono emersi elementi di discussione durante la manifestazione che possano rassicurare chi, come la gran parte dei partecipanti di Innova, si senta ancora fortemente europeista, liberale e tollerante verso la diversità?

Benedetta Scagnelli:  Alla Brexit, all’ascesa di Trump, al populismo, noi come generazione possiamo rispondere solo con una parola: Europa. A Innova abbiamo voluto un tavolo Europa proprio per dimostrare che c’è una generazione, quella dei venti e trentenni di oggi, che si muove nei confini europei con una facilità impensabile solo fino a pochi anni fa. Una generazione che non teme le sfide e che forse ha una visione più lungimirante di chi siede a Bruxelles.

Alessio Pecoraro: Come generazione abbiamo una sfida: rendere pop l’Europa. Per noi l’Europa è un dato di fatto, abbiamo amici in tutte le grandi capitali europee, per noi è naturale andare a Londra, Berlino o Parigi, ma inutile negarlo soffia forte un sentimento antieuropeista. Deve essere la cosiddetta la generazione Erasmus o Ryanair a rivendicare l’europeismo, in questo siamo più avanti di chi sta a Bruxelles e prende le decisioni. Ecco una grande Innovazione sarebbe questa ed è per questo che abbiamo fortemente voluto un tavolo sull’Europa ad Innòva.

3) Il Ministro della Difesa Pinotti, intervenuta ad Innova, si è detta favorevole a una road map che porti ad una Difesa comune europea, soprattutto dopo le dichiarazioni di Trump sul suo disimpegno dalla NATO. Con i populisti euroscettici alle porte di ogni capitale europea, ha ancora senso coltivare il sogno di un’Unione sempre più stretta per arrivare eventualmente ad una Federazione di Stati?

Alessio Pecoraro: Roberta Pinotti ha mostrato una visione chiara e decisa. Un’europeista convinta e consapevole sia dei limiti che delle potenzialità dell’Unione. Il mio sogno restano gli Stati Uniti d’Europa, ma non vedo al momento road map credibili che vanno in questa direzione, soprattutto con i venti che soffiano in Europa e oltre oceano. Le istituzioni europee per quanto autorevoli sanno di vecchio c’è bisogno di Innovazione, quella vera.

Benedetta Scagnelli: La ministra Pinotti è un’europeista convinta,nel suo intervento ha mostrato i limiti e potenzialità dell’Unione. Penso che sia fondamentale coltivare questo sogno, anche se l’Unione oggi presenta insieme a tante potenzialità, moltissimi limiti, così come è concepita

4) Le recenti polemiche con Bruxelles sulla manovra, la sostituzione della bandiera europea con sei bandiere italiane nel recente videomessaggio sul referendum e infine il veto sulla revisione del bilancio pluriennale della UE. Il premier italiano non rischia di scottarsi a soffiare così forte sul fuoco “nazionalista”? La vittoria del Sì al referendum giustifica un tale azzardo politico?

Benedetta Scagnelli: Renzi ha sempre parlato del ruolo fondamentale e importante dell’Europa ed è un europeista convinto. Certo non è un segreto che l’Europa così com’è oggi non funziona e Renzi lo ricorda quasi quotidianamente.  Per quel che penso io una vittoria del Sì al Referendum permetterà all’Italia di essere assolutamente più forte e stabile.

Alessio Pecoraro:Il Primo Ministro italiano è un europeista convinto. Sta provando a cambiare l’Italia e sono sicuro che ha come obiettivo anche quello di provare a cambiare l’Europa che così com’è funziona poco e male. Il problema non è se c’è o no la bandiera dell’Europa, ma cosa fa l’Europa. Quanti di noi potrebbero dirsi soddisfatti dell’attuale guida politica a Bruxelles? Sono convinto che un’eventuale vittoria del Sì al Referendum ci permetterà – come Paese – di essere più forte e credibile per modernizzare le istituzioni comunitarie.

5) Per concludere: bolle già qualcosa in pentola per l’edizione di Innova 2017? Quale personalità europea vi piacerebbe ospitare e per parlare di cosa?

Alessio Pecoraro: Ci stanno chiedendo già in tanti se ci sarà un’edizione 2017. Al momento non è stato deciso ancora nulla. Valuteremo tutte le idee e ci confronteremo con i veri protagonisti di Innòva, chi ha partecipato in queste due edizioni. Se ci sarà una nuova edizione come sempre daremo molto spazio al tema europeo, sarebbe un sogno dedicare un’intera edizione declinando il tema dell’Innovazione in chiave europea ed europeista. Mi piacerebbe vedere ad Innòva un’eurodeputato che stimo e che si impegna molto per i giovani, Nicola Danti, ma un sogno difficile da realizzare (ma sognare non costa nulla) sarebbe avere un sindaco o un politico di un Paese europeo, insomma vogliamo sdoganare l’inglese ad Innòva. Fin ora si è parlato solo italiano.

Benedetta Scagnelli: In molti ci stanno chiedendo di replicare il format dell’evento in altre città e altrettanti ci chiedono che cosa abbiamo in mente per il prossimo anno. Al momento non è stato deciso ancora nulla. Sicuramente parleremo tanto di Europa e della sfida che la nostra generazione deve caricarsi sulle spalle. A me piacerebbe ospitare Emmanuel Macron. Chissà.

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L' Autore - Fabio Cassanelli

Responsabile per lo Sviluppo e Responsabile Euro, Economia e Finanza - Laurea triennale in Economia Aziendale e laurea magistrale in Economia, ambiente, cultura e territorio all'Università di Torino. Sono Redattore su Rivista Europae e Tesoriere dell'associazione culturale Osare Europa.

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