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26 settembre 1914: inizia la guerra in Sudafrica

Il 1884 è l’anno in cui si costituisce, al di là del corso inferiore dell’Orange, la colonia tedesca dell’Africa Sud-occidentale, necessaria per contrastare la colonizzazione inglese nella regione del Sudafrica. Sono gli anni delle due guerre boere del 1880-81 e del 1899-1902, che contrappongono gli inglesi e i coloni sudafricani di origine olandese, detti boeri o Afrikaner, fondatori della Repubblica del Transvaal e dello Stato Libero dell’Orange.  I due conflitti pongono fine alle repubbliche boere, che vengono inglobate nella Colonia del Capo con la successiva unificazione dell’odierno Sudafrica e la costituzione nel 1910 di un dominion all’interno del Commonwealth.

In coincidenza con lo scoppio della Prima guerra mondiale, l’allora Unione Sudafricana, in quanto dominion britannico, scese in guerra automaticamente a fianco degli inglesi, situazione che portò ad una divisione ideologica all’interno della popolazione: gli anglofoni accettarono di entrare in guerra per dovere verso la madrepatria e gli Afrikaner si divisero a loro volta tra coloro che proclamavano la propria solidarietà con la Gran Bretagna e coloro che, animati da forti sentimenti nazionalistici, si dissociarono dal governo di Pretoria, dichiarando guerra agli inglesi e schierandosi a fianco della Germania.

Quando nel settembre del 1914 il Parlamento di Città del Capo accolse la richiesta di Londra di costituire un corpo militare per l’occupazione dell’Africa sud-occidentale tedesca, il Sudafrica divenne teatro della rivolta anti-britannica capeggiata dai generali boeri Manie Maritz e De Wet. L’insurrezione contro il governo si fondava sulla speranza che, grazie alla rapida vittoria degli eserciti tedeschi in Europa, potessero giungere gli aiuti necessari per sconfiggere le forze britanniche e per riconquistare le terre dell’Orange e del Transvaal. Ma tale movimento non solo fu disordinato e mal organizzato, ma non riuscì neanche ad avere l’appoggio di buona parte della popolazione, uscita distrutta dall’ultima guerra boera del 1899-1902.

Il primo scontro tra la fazione tedesca e quella sudafricana ebbe luogo a Sandfontein, nel Transvaal, il 26 settembre del 1914, un secolo fa, quando i tedeschi, guidati dal generale Joachim von Heydebreck, sconfissero l’esercito sudafricano guidato dal colonnello Grant. Si trattò di una delle poche vittorie riportate dalle truppe tedesche nel corso della campagna dell’Africa Tedesca del Sud-Ovest, che, tuttavia, contribuì a placare il movimento irredentista boero. Ma la sproporzione delle forze fu tale che i tedeschi cercarono con tutte le loro forze di ritardare l’inevitabile sconfitta del 5 maggio 1915, in cui venne occupata Windhoek, la capitale della colonia tedesca e in seguito alla quale, il 9 luglio 1915, fu sottoscritta la resa delle truppe del Reich, con l’instaurazione del protettorato dell’Unione sudafricana sull’Africa sud-occidentale.

Facendo un salto nel presente, l’evoluzione dei rapporti tra i Paesi europei e il Sudafrica si fonda soprattutto sull’accordo bilaterale sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione (ASSC) tra l’Unione Europea e il Sudafrica, firmato nel 1999 a Pretoria ed entrato in vigore nel 2004. In nome dell’accordo, l’UE si impegna a fornire aiuto e sostegno al Sudafrica per una migliore transizione economica e sociale in vista di promuovere l’espansione e la liberalizzazione degli scambi di merci, servizi e capitali tra le parti. Dal punto di vista commerciale, l’accordo instaura un regime preferenziale tra l’UE e il Sudafrica, con la creazione di una zona di libero scambio, che garantisce al Sudafrica un migliore accesso al mercato comunitario e viceversa.

L’UE fornisce inoltre assistenza tecnica per aiutare il Sudafrica a ristrutturare la sua legislazione in materia di concorrenza e, negli ultimi anni, è aumentato l’impegno europeo a favore della tutela dei diritti umani, dello Stato di diritto e della garanzia di pace e sicurezza.

Per fornire una visione d’insieme delle relazioni tra l’UE e l’Africa, si ricordi che il 2 e il 3 aprile 2014 ha avuto luogo a Bruxelles il quarto vertice UE-Africa, in occasione del quale si sono incontranti, scontrati e confrontati i capi di Stato europei e africani, così come i rappresentanti delle istituzioni europee e dell’Unione Africana. Si è trattato di un’occasione per rilanciare la Strategia congiunta con nuovi obiettivi per il periodo 2014-2017 su pace e sicurezza, democrazia, Stato di diritto e diritti umani.

Photo: guerriglieri Afrikaner ritratti durante la seconda guerra boera © Wikimedia Commons

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L' Autore - Marta Minotti

Laureata al corso magistrale in Lingue e Traduzione presso l’Università di Roma, La Sapienza, vive attualmente a Bruxelles, dove è iscritta al Master in Traduzione multidisciplinare dell’ISTI, Istituto superiore per interpreti e traduttori. Appassionata di lingue, traduzione, scrittura e lettura e affascinata dal mondo variegato delle Istituzioni europee, decide di collaborare con Europae per mettere in luce il tema del multilinguismo.

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