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8 dicembre 1914: i tedeschi affondano alle Falkland

Dicembre 1914: l’Europa era lacerata dall’inizio della guerra, che vedeva contrapposte le forze della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa. La posizione italiana era ancora incerta dopo che il governo Salandra aveva proclamato la neutralità. Il conflitto, dopo la battaglia della Marna, diventava una guerra di trincea, un reticolato dove gli eserciti si scontravano senza avanzare. Oltre che dai combattimenti in trincea. le sorti del conflitto furono però decise anche da alcune importanti battaglie navali nell’Atlantico, scontri tra navi da guerra e sottomarini, come quella avvenuta al largo delle isole Falkland l’8 dicembre 1914.

La guerra dei mari aveva risentito molto dell’uso dei sottomarini. Il nuovo mezzo navale militare (Underseaboat, U-boot) venne usato per la prima volta il 22 settembre 1914 quando all’altezza di Hook of Holland vennero affondati tre incrociatori britannici ad opera della flotta tedesca. La Francia e l’Inghilterra, che nel novembre 1913 avevano stretto un accordo per il controllo dei mari, avevano inizialmente subito lo sfrenato uso dei sottomarini da parte dei tedeschi.

Nel novembre del ’14, nella battaglia di Coronel (Cile), i teutonici avevano sconfitto gli inglesi affondando la nave Good Hope e conquistando il predominio delle coste del Pacifico meridionale. L’obiettivo dei tedeschi era quello di conquistare le rotte atlantiche, distruggendo la flotta britannica che si trovava a Port Stanley, nell’arcipelago delle Falkland. Il piano ideato dal capo della Kairlische Marine (marina tedesca), l’ammiraglio Maximilian Von Spee, consisteva nell’attaccare tutti le navi mercantili inglesi e sopratutto la stazione di rifornimento di carbone di Port Stanley. Raggiunto questo obiettivo, la marina tedesca avrebbe potuto sfuggire ad un eventuale contrattacco, andando verso il mare aperto per poi risalire il Rio della Plata indisturbata. Un piano arduo, ma potenzialmente efficace. Spee non aveva però previsto alcuni fattori cruciali.

Proprio a seguito della sconfitta di Coronel, la marina inglese aveva inviato a controllo delle coste dell’Atlantico due incrociatori, superiori per dimensioni e potenza a quelli tedeschi, chiamati Hms Inflexible e Hms Invicible .La battaglia delle Falkland iniziò l’8 dicembre alle ore 5 del mattino, quando i primi incrociatori tedeschi si avvicinarono a Port Stanley. Le navi inglesi erano ancorate al porto, con i motori spenti. Avvistate al largo le navi attraverso la loro alberatura, il comandante Doventon Sturdee ordinò di inseguire ed attaccare la navi che procedevano all’avanzata.

I primi incrociatori che si avvicinarono a Port Stanley furono il Gneisenau e il Nurberg, accolti dal fuoco dalla corazzata Canopus. Già a mezzogiorno gli inglesi avevano raggiunto quasi tutti gli incrociatori tedeschi affondandone tre su quattro, tra cui la Scharnorst su cui viaggiava l’ammiraglio Spee, che morì a seguito dell’affondamento. Dopo le 21 tutte le navi tedesche erano state affondate, tranne la Dresnen, che vagò in mare aperto per oltre tre mesi e si arrese nel marzo del 1915. La battaglia della Falkland costò ai tedeschi quasi 2.000 morti e oltre 200 prigionieri. Poche le vittime invece per l’esercito inglese, che riuscì a sbaragliare l’attacco nemico in pochissime ore.

La vittoria delle Falkland fu un risultato importante per l’Intesa, che ristabilì il controllo dell’Atlantico meridionale, strategico per gli scambi mercantili. Gli storici ritengono quella degli inglesi una vittoria inaspettata, riferendosi alla superiorità tecnica e militare della marina tedesca. I pochi reduci tedeschi eressero a Valparaiso un monumento dedicato alle vittime della battaglia delle Falkland e del Coronel. La difesa del principio della libertà dei mari fu in seguito anche il casus belli dell’entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917.

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L' Autore - Gaia Santori

Laureata in giurisprudenza presso l'università di Roma tre nel Maggio 2013, ho vinto una borsa di studio Erasmus per l'intero anno accademico 2010/2011 presso l'Univerità di Santiago de Compostela. Dall 'Agosto 2013 fino ad ottobre dello stesso anno ho frequentato un corso di perfezionamento dell'inglese giuridico ed economico a Boston. Le mie passioni sono il diritto internazionale,il diritto privato comparato e la geopolitica. Orgogliosa di far parte della redazione di Europae.

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