Sahra Wagenknecht, leader della Linke, ha creato Aufstehen: un movimento che vuole riunire le idee di sinistra e combattere il populismo di destra della AfD, ripartendo da ideologie marxiste e con una politica dura contro i migranti. Aufstehen significa letteralmente “In piedi”: un invito a svegliarsi, che possa contrastare quelle che sono le spinte sempre maggiori dei partiti di destra …
Leggi di piùLettonia: i filorussi di Armonia guadagnano consensi
Il partito filo-russo Armonia ha ottenuto il 19,9% dei voti, confermandosi il primo partito. Al secondo e al terzo posto i nuovi populisti. Crolla al 27% la coalizione filo-europea al governo. Armonia Saskaņa, ovvero Armonia: da oggi è anche il nome del primo partito in Lettonia. Di orientamento filorusso, ha preso il 19,9% dei voti alle elezioni tenutesi sabato 6 …
Leggi di piùMigranti: “Stop Soros”, in Ungheria rischio arresto per chi li aiuta
Viktor Orbán non ha perso tempo. A poco più di due mesi dalla sua rielezione, avvenuta con il 49,5% dei voti, è riuscito a far passare all’Országház, il Parlamento magiaro, un pacchetto di leggi che sta facendo discutere l’intera Europa. “Stop Soros”, con 160 voti favorevoli e solo 18 contrari, è un insieme di provvedimenti che mettono in pratica ciò …
Leggi di piùReferendum in Irlanda: uno schiacciante sì all’aborto
«Oggi si è restituito finalmente alle donne il giusto posto nella società irlandese.» Così si è espressa Orla O’Connor, capogruppo del movimento Together for Yes, festeggiando con tante donne davanti al Castello di Dublino per il sorprendente risultato del referendum, che ha coinvolto l’Irlanda venerdì 25 maggio. Lo spoglio infatti ha svelato un risultato schiacciante per il fronte di Repeal …
Leggi di piùIran, addio Usa all’accordo sul nucleare. L’Europa corre ai ripari
«Il fatto è che questo era un orribile trattato unilaterale che non avrebbe mai, mai dovuto essere fatto. Non ha portato la calma, non ha portato la pace, e non lo farà mai.» Così il presidente Donald Trump ha condannato aspramente il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l’accordo stretto con l’Iran per lo stop al programma nucleare, annunciando il …
Leggi di piùETA verso lo scioglimento, no alle scuse dai familiari delle vittime
Con un comunicato diramato sui quotidiani Gara e Berria, l’ ETA il 20 aprile ha ufficialmente formalizzato le scuse per le vittime e il dolore causati nei suoi quasi sessanta anni di attività. Nel comunicato si legge: «In questi decenni c’è stata molta sofferenza nella nostra città: morti, feriti, torturati, rapiti o persone che sono state costrette a fuggire all’estero. Una sofferenza eccessiva. …
Leggi di piùUngheria: Orbán ha vinto, ancora una volta
«Dobbiamo decidere bene, perché sbagliando non ci sarà più modo di riparare. Rischiamo di perdere il nostro Paese, che diventerà un Paese di immigrati». Così Viktor Orbán si è espresso la mattina dell’8 aprile, il giorno delle elezioni ungheresi, concludendo una campagna elettorale caratterizzata dai toni fortemente anti immigrazione. Una scelta rivelatasi vincente. Il Fidesz (Unione Civica Ungherese), partito conservatore …
Leggi di piùCambridge Analytica: la democrazia ai tempi di Facebook
Fondata nel 2013 da Robert Mercer, uno dei maggiori finanziatori del sito di informazione di estrema destra BrebaitNews di Steve Bannon, Cambridge Analytica è attualmente al centro di uno dei maggiori scandali degli ultimi anni. Le accuse La società di consulenza britannica è infatti accusata da un’inchiesta pubblicata sul Guardian di aver utilizzato il suo sistema di microtargeting comportamentale per …
Leggi di piùFront national: nuovo nome, vecchia agenda
A distanza di quasi un anno dalla durissima sconfitta del ballottaggio delle presidenziali francesi, il Front National si è riunito per il 16° congresso a Lille, nel Nord della Francia, il 10 e l’11 marzo, con lo scopo di cominciare la ricostruzione del partito. Il voto per corrispondenza ha confermato come leader indiscussa Marine Le Pen, che è stata eletta …
Leggi di piùPolonia, in vigore la controversa legge sull’Olocausto
Nell’ambito di un crescente populismo di destra che ha coinvolto i paesi dell’Europa negli ultimi anni, sorprende l’ultima legge votata dalla camera bassa del Parlamento polacco, il Sejm lo scorso 1 marzo. La legge sull’Istituto della Memoria Nazionale, infatti, prevede la sanzione fino a tre anni di carcere per chiunque emetta dichiarazioni su un presunto coinvolgimento polacco sulle vicende dell’Olocausto, in …
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